PROGETTO “BALASOUL”
REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DELLA COMMISIONE EUROPEA-Ufficio di cooperazione Europea
REGIONE PUGLIA
PROVINCIA DI BARI
COMUNE DI BARI
PARTNERS DEL PROGETTO: CGIL-BARI E COMUNITA’ CORTE ALTINI – BARI.
PROGRAMMA
18/19 OTTOBRE 2002 – RAY LEMA (Repubblica Democratica del Congo)
Pianoforte solo
Ray Lema è uno degli artisti più rispettati e noti della scena musicale africana, una sorta di “padre” al quale fanno riferimento le nuove generazioni dei musicisti africani. Di formazione classica occidentale, studia pianoforte al seminario di Kinshasa. Alla fine degli anni sessanta abbandona la musica classica e passa alla musica pop zairese e anglosassone, studia la chitarra, accompagna le stars del momento, e forma il suo primo gruppo. Da questo momento in poi comincia la sua ricerca delle proprie radici che lo porta con il suo magnetofono sotto il braccio verso un vero lavoro di etno-musicologia.
Fin dalla fine dei settanta frequenta gli Stati Uniti e da quel momento in poi inizia la sua ascesa in campo internazionale.
La sua rumba-rock risente di innumerevoli influenze africane e occidentali e il suo “decollo” coincide con gli anni della nascita del fenomeno della world music.
Oggi più che mai, Ray Lema coltiva il suo eclettismo passando da composizioni per orchestra sinfonica a un progetto con i Gnawa di Essaouira.
20/21 OTTOBRE 2002 – Progetto Speciale: West Africa & Europe.
SISSOKHO MANDINGUE KOS & Roberto Ottaviano, Alessandro Gwys.
I grandi maestri di kora come Djeli Madi Sissoko del Gambia, il senegalese Amadou Diabaté e Sidiki Diabaté del Mali, il padre di Toumani sono gli ispiratori e i maestri di Sissokho mandingue KOS. Questo gruppo tradizionale, composto da cinque suonatori di kora, incontrerà alcuni dei musicisti italiani riconosciuti in campo nazionale e internazionale. Le note delle kore, gli antichi strumenti della Corte reale mandinga, incontreranno e si mescoleranno con quelle del sax di Roberto Ottaviano, noto e apprezzato jazzista pugliese, e del piano-tastiera di Alessandro Gwys, musicista degli Avion Travel. Grazie a questo progetto speciale le melodie e canti tradizionali della civiltà mandinga si intrecceranno con le sonorità eclettiche della musica moderna italiana.
22/23 OTTOBRE 2002- Progetto Speciale: Balafon Ensemble
Il Balafon, uno xilofono composto da tasselli di legno, sotto i quali vi sono zucche aperte di diverse dimensioni, rappresenta la forza del grande impero Mandinga dell’Africa. Sin dall’inizio, questo strumento è suonato in occasione di importanti cerimonie e fasi della vita di alcuni gruppi etnici della grande Africa (cerimonie di diverso tipo, funerali, matrimoni ecc.).
Per questo progetto speciale, incrociando le loro bacchette, diversi suonatori di Balafon, apprezzati a livello nazionale e internazionale, produrranno molteplici suoni, diversi tra loro, dolci, accelerati, smorzati, metallici uno dopo l’altro nella corsa vertiginosa di balafon “indemoniati”. Ispirati dagli spiriti dei loro antenati e dai grandi della tradizione musicale dei loro paesi di origine (Burkina Faso e Mali), con i loro strumenti incanteranno il pubblico e incontreranno nel loro viaggio i suoni e la voce di un esponente del mondo artistico italiano, lettura e poesie di Vittorio Franchini.
24 ottobre 2002- Progetto Speciale
Ziringaglia & Modaxì elettronica interattiva e suono Francesco Scagliola, Luigi Morleo percussioni.
Il concerto è un forte messaggio che offre la possibilità di sperimentare tre distinti stili musicali (rock, popolare-etnico e contemporaneo) con la partecipazione rispettivamente dei Modaxì, dei Ziringaglia, l’elettronica e la regia del suono di Francesco Scagliola. Bisogna avere una forte immaginazione per quantificare le convergenti possibilità dei tre stili così distinti tra loro e ormai consolidati da tempo, ciascuno identificato nel proprio contesto culturale. Sia i Modaxì che i Ziringaglia hanno viaggiato e conosciuto molti luoghi in linea con la loro attività che, in seguito alle molte esperienze, si è concretizzata in una propria forma estetica. Questo progetto è la materializzazione di una musica globale che Luigi Morleo realizza, a Bari, in un linguaggio sempre più universale nel tentativo di smussare la linea di confine tra gli stili e i linguaggi delle varie culture. L’espressione della musica africana fungerà da collante sia geografico che sociologico nel rispetto delle diversità dei popoli e come punto d’incontro
25/26 OTTOBRE 2002- Progetto Speciale: Donna Africa
Nalwal Mlanao è una delle poche donne delle Isole Comores che ha osato sfidare le convenzioni familiare e socio-religiose per affermarsi come artista. Pluristrumentista, Nalwal Mlanao ha partecipato come percussionista alla produzione del CD “Bonne nouvelle” del gruppo Touloulou. Inoltre, la sua versatilità le permette di accompagnare attori teatrali,. narratori o poeti. Interprete convincente, Nawal scrive una musica sognante in cui si mescolano tra loro i sospiri africani, i profumi indonesiani e i colori arabo-persiani. Infatti Nawal, autrice-compositrice interprete, ripercorre attualizzandolo l’itinerario che nei secoli ha creato la cultura multietnica del suo paese natale .La sua voce accompagnata da chitarra, percussioni e altri strumenti delle più diverse parte del mondo suonati anche da artisti italiani ci propone un viaggio nel cuore delle isole Comores tra tradizione e modernità.
Marie Cecile MATA (Congo Brazzaville) chitarra percussioni voce Congolese, dalla voce dolce e seducente, nelle sue canzoni ci parla dell’amore per Dio o semplicemente della vita con una melodia caratterizzata dalla dualità delle note. I suoi più recenti concerti si sono svolti nell’ambito di festival ed è stata presente nella sessione primaverile di Donna Africa a Sousse, Tunisia. Ha iniziato la sua carriera artistica in Congo per approdare quasi subito a Parigi, dove ha incontrato Maxime Kibongui con il quale ha realizzato numerosi brani. Fra gli altri, ha collaborato con l’arrangiatore americano Bruce Grant.
Tilda ROY (Camerun)
A 8 anni fa parte della corale della Catedrale di Douala, a 11 anni si trasferisce a Yaounde la Capitale del cameroun perche viene chiamata dal musicista Gustave Yow per cantare nel suo gruppo “Les Grands Voutours”. Nel 1978 incontra Prince Nico MBARGA e diventa la cantante principale del suo gruppo. In Donna Africa Bari cantera pezzi dei suo due CD (I’m Cave e Sweet Mother) e Suonera Chitarra e percussioni.
Ferricia-Fatia TUCKER (afro-americana)
Après avoir fini ses études de Théatre au William & Mary, alors en route pour Broadway, elle décide d’ètre plus qu’une ètoile , d’etre un corps c’éleste! cherchant dans son ampleur interieur et autour d’elle Ferricia-Fatia collecte la Chansons, poèmes qu’elle trouve sur sa route et les partage avec une volonté et une intensité rayonnante. LE NATIONAL ENDOWEMENT D’ART lui fait bénéficier d’une importante Bourse pour la qualitè de ses Poésies: Dans sa longue Carrière elle s’est produite sur plusieurs prestigiuses scénes: l’APPOLO THEATRE, L’ARENA PLAYERS, LINCOLN THEATRE, NEW MORNIG, L’ELYSEE MONMARTRE. Dans Donna Africa Bari Ferricia-Fatia nous emmènera à la découverte de l’Afrique du Sud, car mème si elle est nèe en Amèrique, elle a l’ame africaine.